ancor più che a gennaio, si muta in un progetto.
È il mese dei propositi, delle ottime intenzioni:
“Mi impegnerò nei compiti, e non farò eccezioni!
L’analisi dei verbi non avrà più segreti,
mi piacerà l’Iliade più degli strozzapreti,
la geografia e la storia saranno le mie amiche
e leggerò soltanto letture serie e antiche.”
Abbiamo esagerato, si vuol sdrammatizzare,
ma questo è un gran momento, perfetto per sognare.
Come ogni nuovo inizio, settembre ci interpella:
sta a noi farne l’esordio di un’avventura bella.
Ogni ragazzo è un fiore, e sai qual è l’aiuola?
È il regno in cui si cresce: noi lo chiamiamo
scuola.
La scuola è come il mondo, è fatta di ombra e luce,
a volte mi respinge, a volte mi seduce,
a volte sono perso, ne ho quasi un po’ timore,
ma inaspettatamente, a volte, tocca il cuore.
Vorrei che la mia scuola parlasse il mio
linguaggio,
vorrei che mi insegnasse l’amore ed il coraggio,
vorrei che mi indicasse qual è il sentiero buono
che mi conduca fino a rivelar chi sono.
Se il viaggio è fatto insieme a amici e professori
diventano occasioni preziose anche gli errori,
ed ecco che la scuola non mi fa più paura:
son vivo, sono pronto… cominci l’avventura.