Hai presente la gente ai concerti?
Migliaia di occhi e di cuori aperti,
gli Iphone che ondeggiano nella sera
come le lucciole a primavera
ormai rimpiazzano gli accendini.
E tutto prova che siamo divini,
perché piangiamo senza ragione
per qualche gioco di vibrazione,
basta una voce suadente o roca
perché ci venga la pelle d’oca
e non c’è modo di dire in prosa
quell’emozione vertiginosa
che tutti sanno, dentro la ressa.
Ha un po’ il sapore di una promessa
che si vorrebbe tenere in vita
anche più tardi, quando è finita.
E c’è un casino così assordante
che ha qualche cosa di rilassante
perché non riesci a parlare piano,
per cui stai zitto e voli lontano,
oppure gridi, ti squarci il petto
ma la tua voce perde il suo effetto,
le tue parole diventan piume
ma il cuore pompa a tutto volume.
E chi non canta quand’è intonato
sicuramente compie peccato,
come chi ha i piedi però non corre,
chi ha tutti i numeri e non concorre,
chi ha il ritmo dentro però non balla,
chi sa nuotare e sta solo a galla.
Compie peccato chi si trattiene
da una risata quando gli viene,
chi è innamorato ma non lo dice,
chi aspetta dopo ad esser felice.
Nessun commento:
Posta un commento